Abbiamo parlato qualche giorno fa dell’isola di North Sentinel, il posto in cui la popolazione indigena uccide “gli indesiderati” come turisti e giornalisti.
Stando a quanto riportato dal The Guardan, il giovane avrebbe pagato dei pescatori per farsi portare sull’isola di North Sentinel in cui vive una tribù rimasta a 30.000 anni fa e particolarmente famosa per respingere ogni tentativo di accesso all’isola.
Pare che Chau, attivista missionario, abbia continuato il viaggio verso l’isola in kayak. I pescatori che lo hanno accompagnato fino al punto più sicuro, hanno affermato di aver visto un’ondata di frecce dirette verso il giovane americano. Frecce che lo hanno colpito a morte.
Il giornalista locale Subir Bhaumik ha affermato che è un caso molto complicato, non puoi arrestare i sentinelesi. Coloro che sono stati arrestati, invece, sono i pescatori che hanno aiutato il ragazzo a raggiungere l’isola.
North Sentinel Island occupa una superficie di circa 20 miglia quadrate e il numero di componenti della tribù è stimato in circa 100 persone. Si pensa che non abbiano avuto contatti con le comunità circostanti dal 1991. A partire dagli anni ’60, gli antropologi – protetti da guardie armate – riuscirono prima a scambiarsi doni, quindi a condurre visite sul campo con la tribù, per poi rinunciare definitivamente 25 anni dopo.