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Home Social

Pubblicità sui social: gli influencer non sono capaci a farla

Marilyn Aghemo by Marilyn Aghemo
2 Agosto 2018
in Social, Tecnologia
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Pubblicità sui social: gli influencer non sono capaci a farla
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La pubblicità sui Social è una cosa seria, tanto che l’Autorità garante aveva predisposto un regolamento da seguire – facile e a prova di bambino – che però alcuni influencer hanno fatto finta di non comprendere.

La pubblicità sui Social e gli influencer

Oggi la pubblicità sui social è gestita, nella maggior parte dei casi, dagli influencer ovvero personaggi più o meno popolari che descrivono ed indossano un prodotto convincendoti a comprarlo o solo per farti conoscere il brand.

Nel 2017, vista la crescita di questa modalità, l’Autorità garante ha predisposto che ogni pubblicità venisse correlata dall’ashtag #adv oppure #ad o, ancora, #advertising.

Cos’hanno fatto gli influencer? Nulla o quasi. Mentre i più corretti hanno seguito la linea richiesta – gli altri hanno pensato bene di fare orecchie da mercante senza considerare la nuova normativa.

La società specializzata nel settore dell’influencer marketing ha deciso di prendere in mano la situazione, analizzando l’utilizzo dei due ashtag sui tre maggiori social network.

I dati che sono emersi hanno stupito tutti, infatti sono quasi 55mila i prodotti sponsorizzati da 15.200 account in generale, dove la fa da padrone Facebook seguito subito da Instagram – che lo sta quasi per superare per via delle stories e delle interazioni molto più aggressive e dirette. I follower più seguiti sono Chiara Ferragni – Cecilia Rodriguez – Ludovica Valli – Giulia De Lellis ed una serie di altre ragazze che fanno bene il loro lavoro ma a volte si dimenticano di segnalare che si tratta di pubblicità, facendo passare il messaggio come personale oppure innocuo.

Gli influencer devono impegnarsi molto di più e dare il buon esempio ai nuovi che verranno: ma sono le aziende stesse a sbagliare approccio puntando direttamente sulla celebrità del momento e non dando importanza al concept – al messaggio finale e a quello che si vuole ottenere – ovvero non tanto la vendita quanto anche la conoscenza del brand.

Secondo la società, lo scenario è in continua evoluzione e la scelta nell’utilizzo dell’hashtag è molto personale. Chiara Ferragni sa fare il suo mestiere e sa come muoversi sui social mentre le influencer nuove sembrano avere qualche difficoltà di gestione. Prima di intraprendere questo mestiere sarebbe bene imparare a farlo, soprattutto per seguire le regole e garantire una continuità ai vari marchi che si è deciso di pubblicizzare.

Stesso discorso per le aziende che – invece di guardare solo chi è la celebrità  – dovrebbero concentrarsi anche sul loro prodotto dando rilevanza ed importanza, con una continuità senza trasformarsi in meteora.

 

Tags: advinfluencerpubblicità
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