Avrete sicuramente sentito parlare di un nuovo film in uscita questo ottobre dal titolo A star is born. Per chi non lo sapesse, questa pellicola è il quarto remake della storia narrata nell’opera. La nota versione musicale del 1954 infatti, interpretata da Judy Garland, era in realtà essa stessa un remake di un film del 1937 con lo stesso nome, però interpretato ai tempi da Janet Gaynor. Nel 1976 questa storia fu poi raccontata di nuovo, con Barbara Streisand al centro della scena. Questa versione cinematografica del 2018, invece, vede tra i protagonisti Bradley Cooper e la tanto parlata Lady Gaga. Per quanto riguarda le versioni passate, sia Janet che Judy sono state entrambe nominate per l’Oscar per aver interpretato magistralmente il loro ruolo, quindi non è strano pensare, o sperare, che agli Oscar 2019 potremmo proprio vedere la stessa Gaga. Ma bando alle ciance, che di congetture non si può vivere e ci tocca solo aspettare, di seguito trovate cinque buoni motivi per prenotarvi un posto al cinema e gustarvi questo emozionante film!
1. Lady Gaga in tutta la sua fragilità e bellezza
L’artista forse più discriminata al momento, un personaggio che può piacere o meno. Lady Gaga si spoglierà dei suoi trucchi e dei suoi vestiti stravaganti per impersonare la protagonista del film, Ally, mostrando a tutti la sua bellezza naturale e la sua fragilità e capacità come attrice. Perché diciamolo, la sua musica è sempre stata in bilico tra l’ovazione dei fan che la idolatrano, e la porzione di persone che non apprezzano la sua stravaganza e il suo genere musicale, ma che oggettivamente abbia un grande talento e sia una brava attrice con una splendida voce bisogna ammetterlo. Non a tutti piace, e i gusti sono gusti, ma a questa particolare opera cinematografica darei una chance, proprio perché secondo occasioni per rivalutare una persona si dovrebbero sempre dare. Stefani Germanotta è, infatti, una donna di un talento e di una purezza pazzeschi, molto sottovalutata e criticata aspramente. Ed è un dispiacere vedere come molte persone continuino a criticarla solo perché non riescono a scindere il personaggio che interpreta dalla persona che in realtà è, che non riescono ad andare oltre al personaggio di “Lady Gaga” che si è costruita.
2. Veicola un messaggio importante di cui tutti dovremmo fare tesoro
“Non le canto le mie canzoni, non mi sento a mio agio. Diciamo che tutti mi dicono la stessa cosa: mi piace la tua voce, ma non il tuo aspetto”.
In una società sempre più pressata dai media e dai giudizi esterni, quanto vera e reale è questa frase? Può essere un film troppo sdolcinato, potrà non piacere forse, ma il messaggio principale che cerca di veicolare e imprimere nella mente degli spettatori del pubblico è un messaggio forte, d’impatto. “Sì sei brava/o, ma non sei bella/o abbastanza per attirare pubblico” è una frase che, a malincuore, si è sempre più diffusa e va sempre più di moda. Perché ormai per quanto una persona abbia talento e sia capace, se non ha un bel faccino che può piacere alla telecamera e ai grandi numeri è difficile che faccia strada. É triste come tutto si sia evoluto per arrivare a questo, come il mondo stia girando sempre più in questo modo. Ed è proprio questo che, forse inutilmente, questo film prova a fare. Abbattere i costrutti, i pregiudizi e le fondamenta su cui ormai si è radicata la nostra società, quello a cui ormai molte persone aspirano: essere belli per essere famosi. Ma cosa fa un bel corpo ed un bel faccino, se l’interno dell’involucro è vuoto e privo di talento? É proprio questa, possiamo dire, la funzione di Lady Gaga all’interno del film. Dimostrare che la bellezza non è tutto e che non è importante, specialmente se si ha un talento fuori dagli schemi e speciale.
3. Tutte le canzoni sono cantate dal vivo
Se non lo sapete, tutte le canzoni originali del film sono state girate in live, non ce ne è una che sia cantata in playback, anzi, molte sono pure state registrate durante il Coachella. La gente del posto è stata infatti chiamata a fare da comparsa con una chiamata di casting aperta che si è svolta il primo di Aprile, alcune settimane prima delle riprese. Poi, più vicino alla data del film, alla gente è stato permesso di acquistare un biglietto per $ 10 per far parte del pubblico, con i proventi diretti alla fondazione Born This Way di Lady Gaga. Si dice sia stata proprio una decisione della stessa Gaga, che ha voluto registrare le canzoni stesse durante le riprese e non prima. E durante la Stagecoach del 29 aprile, Cooper ha sorpreso i fan che sono arrivati sul palco del Palomino per vedere Willie Nelson esibirsi, recitando sul palco e filmando il film.
4. Il debutto di Bradley Cooper come regista
Se ancora non lo sapete, questo film remake è girato dallo stesso Bradley Cooper, che interpreta anche il protagonista maschile del film, ed è proprio il suo debutto in questo nuovo lavoro dietro le quinte. Si può dire che sia egregiamente riuscito a mescolare splendide canzoni originali con la sceneggiatura che ha scritto assieme a Eric Roth e Will Fetters. Il personaggio che interpreta, Jackson Maine, è un vecchio depresso musicista stagionato dipendente da alcool e cocaina. La sua depressione ha origine in un’infanzia turbolenta, rappresentata dalla relazione conflittuale con il fratello maggiore Bobby (Sam Elliott), convinto che Jackson gli abbia rubato la voce. Il musicista troverà una soluzione ai suoi problemi aiutando ed innamorandosi di Ally (Lady Gaga), una cameriera con una disastrata carriera da cantautrice. Ma anche quando la carriera di Ally decolla, il lato personale della loro relazione comincia contrariamente a crollare, mentre Jack combatte una battaglia in corso da anni contro i suoi demoni interiori.
5. Una tragica storia d’amore senza fine
Come già accennato, ad oggi ci sono state tre versioni di A Star Is Born, a partire dal 1937 con Janet Gaynor come aspirante attrice Esther Blodgett e Fredric March come la sbiadita star del cinema Norman Maine, che aiuta a lanciare la carriera di Esther. Nel 1954 la storia ha trovato nuova vita come musical, con Judy Garland come l’ingenua e James Mason come guida. È tornato di nuovo nel 1976 con Barbra Streisand come cantante di nightclub e Kris Kristofferson nei panni dell’arena rocker che la eleva. Sebbene il cast cambi, la storia rimane la stessa: il protagonista maschile promuove la carriera del suo interesse romantico, si eclissa, barcolla ubriaco sul palco durante il suo discorso di premiazione e si annega davanti alla sua casa sulla spiaggia di Malibu (con qualche modifica). Questo remake del 2018 sarà caratterizzato da tutti gli elementi che hanno reso i suoi predecessori così amati: romanticismo, musica, una sbirciatina dietro le quinte, e un personaggio femminile con un conflitto interiore devastante da risolvere. Ma l’edizione 2018 diretta da Bradley Cooper troverà un finale ed uno svolgimento un po’ diversi, avrà una novità.
A Star is Born non è solo la prova che Lady Gaga è una star del cinema di talento, o che Cooper è uno scrittore e regista tremendamente talentuoso. Ci fa ricordare che alcune storie sono davvero senza tempo e ci permettono di esaminare aspetti della condizione umana indipendentemente dal decennio in cui sono realizzate. Soprattutto in questo ultimo decennio con numerosi artisti vittime di dipendenze, ma anche persone più comuni che lottano tutti i giorni con problemi simili.