Ci sono state molte serie tv ben scritte negli ultimi anni, ma poche a livello di struttura di trama e intrecci narrativi riescono ad eguagliare Penny Dreadful, e soprattutto non c’è una singola serie tv con una tale inclinazione letteraria. Perché Penny Dreadful è questo: una ricerca costante della poesia intesa come tentativo di lavorare sul significato delle parole e sulla loro musicalità, una sceneggiatura intensa e profonda, continue citazioni e rimandi ad opere di Wordsworth, Shakespeare e altri classici della letteratura che prendono vita sul piccolo schermo in modo magistrale ed impeccabile.
Frankenstein. Dracula. Licantropi. Dorian Gray. Van Helsing. Personaggi e concetti nati principalmente nella letteratura vittoriana del diciannovesimo secolo, la cui popolarità si è estesa grazie anche agli Universal Studios. Da allora sono stati rifatti, parodiati e hanno perso quasi tutta la loro potenza originale diventando addirittura semplici e sciocche decorazioni di Halloween. Ma poi è arrivato Penny Dreadful, che ha restituito il potere gotico originale a quei personaggi e quelle fantastiche e misteriose storie amate da tanti appassionati.
Nessun’altra serie ha mai infatti approfondito l’atmosfera e lo spirito di un’intera epoca come ha fatto Penny Dreadful, rispettando la sua letteratura, la sua arte, le sue idee, i suoi conflitti e i suoi miti, riuscendo oltretutto a mantenere un incredibile livello di qualità. Le battute dei personaggi, inoltre, sono incredibili, significative, intense e complesse, e tuttavia mai noiose o tediose.
I monologhi e la poetica di cui è ricca questa serie tv sono emozionanti e profondi, riuscendo sempre a raggiungere lo spettatore e a farlo entrare nel personaggio che sta osservando. Anche il più odioso o il più fastidioso riuscirà a farvi scendere una lacrimuccia, perché per quanto essi siano considerati dei “mostri” sono pur sempre umani e sbagliano come tutti noi, rappresentando l’egoismo ed i peggiori peccati dell’uomo.
L’atmosfera misteriosa e gotica, la sceneggiatura superba e soprattutto i personaggi introspettivi e profondi riescono a rapirti e trasportarti in un’altra epoca. E questo succede anche e soprattutto grazie a quei magistrali attori che calzano le vesti di questi “mostri” complessi e dalle mille sfaccettature. Tra questi attori, in particolare, citiamo la famosa e meravigliosa Eva Green, che veste i panni di una tormentata Vanessa Ives alle prese non solo con i demoni che camminano tra gli umani, ma anche con quelli dentro di lei. Ad affiancarla altri complicati personaggi, tra cui il dr. Viktor Frankenstein, Dorian Gray e il Conte Dracula.
Ci sono altre serie tv dall’atmosfera gotica, come Peaky Blinders, Ripper Street e The Knick, ma nessuna è ai livelli di Penny Dreadful. Dove altri simili telefilm sfornano a caso immagini raccapriccianti e splatter senza il minimo significato, Penny Dreadful è di contro surreale, soprannaturale e sviluppa le sue paure con attenzione, aggiungendo un genuino disagio al sangue e al gore.
Composto da 3 stagioni, Penny Dreadful cala un po’ e scivola solamente nell’ultima stagione e soprattutto nel suo finale, che, per quanto deludente e “stretto” non cancella comunque l’impronta cinematografica data da questo piccolo capolavoro. Per quanto il fatto che molti nuovi personaggi non siano stati approfonditi e che la loro storia termini ancora prima di iniziare possa infastidire un fan della serie, è innegabile che non c’è stato e non c’è tuttora davvero nient’altro come Penny Dreadful in televisione.
E, tuttavia, non è per tutti. Non è una serie per l’osservatore casuale, ma per colui che vuole anche altro e non fermarsi solamente alla superficie. Se ti piace la letteratura, la poetica, un’atmosfera soprannaturale e misteriosa, allora dovresti segnarti subito questa serie tv. Sarebbe quasi scortese non dargli una chance.
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