Su Netflix è arrivata Black Summer, l’ennesima serie sugli zombie. Di certo la trama non è tra le più originali: ci sono dei sopravvissuti che cercano di tirare a campare in un’apocalisse in cui i morti viventi la fanno da padrone. Una delle grandi certezze che abbiamo sempre avuto, è che gli zombie sono lenti. In fin dei conti sono dei cadaveri che si trascinano a fatica, e questo è sempre stato un loro punto di debolezza. Se avete visto The Shaun of the Dead (L’Alba dei Morti Dementi) avrete gioito vedendo che finalmente qualcuno metteva in luce il fatto che non serve correre per scappare da questi cadaveri zoppicanti.
Se gli zombie corrono veloci…
In Black Summer però gli zombie sono davvero tosti: si trasformano pochi secondi dopo aver tirato le cuoia, chiunque muore diventa un non-morto e la cosa peggiore è che corrono peggio di Usain Bolt.
A me è venuta l’ansia a vedere i sopravvissuti correre di continuo con questi cosi urlanti che li inseguivano con le ali ai piedi. Io ODIO correre, al posto loro piuttosto che farmi quello sbattimento mi sarei condita la testa con un po’ di sale e avrei atteso di diventare la colazione di qualcuno senza dovermi alzare dal divano.
I protagonisti invece hanno cara la pelle e fanno tutto il possibile per sfuggire non solo ai morti centometristi, ma anche ai vivi figli di buona mamma che in situazioni del genere non perdono tempo a diventare ladri, assassini e approfittatori.
I protagonisti
Nella prima puntata ci vengono presentati i vari personaggi, la storia si divide in diversi capitoli ognuno col proprio titolo e si inizia a costruire l’intreccio. Peccato che i titoletti e i capitoletti durino per tutta la serie e diventino a un certo punto una rottura.
Se il problema di The Walking Dead, che purtroppo continua ad andare in onda, è l’eccessiva melodrammaticità dei personaggi che rende le ultime stagioni scorrevoli come un fiume di melassa, in Black Summer abbiamo il problema contrario: non riusciamo a legarci abbastanza ai protagonisti.
Un sacco di gente muore (piccolo spoiler ma non vi diciamo chi), quella che sopravvive fa cose molto stupide – come sempre capita negli horror – e finisce per starci antipatica. Quasi preferiamo che ci lascino tutti le penne piuttosto che assistere a così tanta impreparazione! Ma non lo avete mai visto un film sugli zombie? Non sapete che non vi dovete dividere, che dovete sparargli in testa, che non dovete sprecare munizioni??? Quanta pazienza ci vuole!
Anche la serie è veloce
Di buono c’è che la prima stagione di questa serie è molto veloce, le puntate sono brevi e riuscirete a finirla prima ancora di capire che siete in dirittura d’arrivo.
Complessivamente il voto è sufficiente, ma se avete di meglio da guardare non perdeteci troppo tempo!