Russian Doll è una serie che vale davvero la pena vedere. Il loop temporale non è di certo una novità nel mondo del piccolo e grande schermo, ma in questo caso l’escamotage narrativo diventa una metafora di una vita senza via d’uscita e viene utilizzato per far emergere gradualmente una storia (anzi due, ma non voglio fare spoiler) di sofferenza e vuoto esistenziale.
La trama
La protagonista Nadia sta partecipando alla sua festa di compleanno in un appartamento di New York. Tra alcol, droghe e sesso occasionale il party prende una piega tra il folle e il deprimente, ma il colpo di grazia arriva quando la festeggiata muore investita da un’auto. E poi si ritrova di nuovo alla festa e ricomincia tutto da capo… finchè non cade dalle scale e muore di nuovo. E di nuovo e di nuovo all’infinito. Ha così inizio un loop temporale dove la festa si ripete sempre uguale ma ogni volta leggermente diversa. E gradualmente le cose iniziano a mutare.
La profondità che non ti aspetti
La festa che si ripete ancora e ancora e ancora diventa una metafora di una gabbia in cui a volte si trasforma la nostra vita. E per quanto proviamo a fuggire (e nel peggiore dei casi non ci proviamo affatto), le sbarre si fanno sempre più strette e soffocanti. Solo con una decisa presa di coscienza è possibile rompere il ciclo e dare il via a una nuova esistenza. Se detto così vi può sembrare una palla, vi assicuro che questa serie non lo è per niente! Vedere per credere…
Perché vedere Russian Doll
Russian Doll è una serie che merita di essere vista per molti motivi.
- Innanzitutto perché è divertente! L’approccio cinico e senza peli sulla lingua che ha Nadia nei confronti della vita è davvero spassoso.
- E’ sorprendente: a metà stagione vi troverete coinvolti in un dramma esistenziale senza esservene accorti e vi sarete affezionati ai personaggi principali.
- E’ molto breve: 8 puntate di una mezzoretta ciascuna, non rischiate quindi di restare impantanati in un’impresa più grande delle vostre capacità di concentrazione.
- Ha un finale: la vicenda ha un inizio e una fine ed è bello così, non rischiate di restare appesi in attesa di sapere come andrà a finire.
- Natasha Lyonne (protagonista e produttrice) nel ruolo di tossica dissoluta è una bomba, e lo aveva già dimostrato in Orange is the new black.