Ieri notte ho visto questo “Office Uprising”, un film diretto da Lin Oeding che mi aveva incuriosito fin dall’uscita del primo trailer. Il genere “posto di lavoro con gente che schizza male” mi è sempre interessato; mi riferisco a cose come “The Belko Esperiment”, “Mayhem” o “Severance”. Tanto per essere chiari, parliamo di gente che durante le feste di Natale invece che il classico cestino con pandoro e torrone si manderebbe quest’ultimo con dentro qualche panettone pieno di tritolo e datteri coltivati in un appezzamento di terra a Chernobyl. Sono sicuro che molti di voi si ritrovano in questa descrizione. Non siate timidi.
Il protagonista di questa storia, Desmond, è interpretato da Brenton Thwaites, già visto in uno dei capitoli di “Pirati dei Caraibi”. Si tratta di un giovane fringuello che lavora in una fabbrica di produzione di armi, un posto tranquillo e per gli obiettori di coscienza insomma. Appena iniziato questo film ho subito pensato ad un mio amico che si lamenta sempre dei colleghi. Se avesse lavorato in un posto simile, probabilmente lo avrebbero ritrovato in sala mensa con una tazzina di caffè in una mano e un lanciamissili nell’altra. Il nostro eroe si presenta come un mezzo lavativo che, invece di lavorare, passa il suo tempo a programmare al computer un videogioco di quelli con una grafica del 1981 che ti piazzano gratis nel playstation plus perché i giochi belli noi plebei ce li possiamo scordare. Come se ci fossero persone che sul posto di lavoro passano il loro tempo su Facebook oppure a giocare con Farmville invece di fare il loro dovere. Ma quando mai. Al massimo a Candy Crush.
E poteva mancare l’amore in questo film? No, tanto è vero che Desmond scondizola dietro Samantha, una sua collega interpretata da Jane Levy, già ammirata nel remake di “Evil Dead” e nell’ottimo “Man in the Dark”. Proprio lei. Tutto sembra procedere con la solita routine quotidiana, quando nell’azienda inizia a circolare la voce secondo cui una parte del personale subirà preso un licenziamento. Le cose belle che si sentono spesso al telegiornale e che mettono tutti di buonumore, tanto che questa situazione nel film porta qualcuno a pensare che l’ideale sarebbe fare fuori eventuali colleghi e diminuire la concorrenza. Non prendete spunto mi raccomando… anche se devo che secondo me ci stanno giusto un tantino di persone al mondo che i propri simpatici colleghi li farebbero fuori anche senza questa eventualità. Tipo il mio amico. Ovviamente perché i rapporti in ufficio sono importanti.
Quello che Desmond non poteva neppure immaginare, prende vita all’interno dello stabilimento quando una bibita energetica destinata ai soldati finisce nelle mani del personale. La bibita in questione contiene infatti delle sostanze capaci di trasformare chiunque ne beva una lattina, in un folle violento tipo “L’Incredibile Hulk” quando è tranquillo. E iniziano a volare stampanti e portatili.
Questa storia di creare il super soldato senza paura non è nuova, ma non si era ancora visto che il tutto fosse causato da una Red bull con dentro più sostanze dopanti di tutti gli armadietti dell’ultima delegazione Russa alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 messi insieme.
Il prode Desmond, grazie anche all’aiuto del suo amico Mourad, decide di tirare fuori tutto il suo coraggio per salvare la bella Samantha da un ufficio pieno di colleghi psicotici armati di qualunque cosa. E per qualunque cosa, intendo anche una corazza d’assalto robotica da indossare al posto del golfino e dei pantaloni di flanella.
In conclusione, devo dire che ho trovato questo lavoro abbastanza riuscito. Il film scorre via con un ottimo ritmo e alcune scene molto divertenti, anche se alla fine sembra che il buon Oeding si sia limitato a svolgere il compitino senza osare troppo.
E’ infatti sul versante splatter che questo Office Uprising presenta alcune lacune. A mio avviso, il tutto avrebbe assunto una forma più epica se condito da tante scene folli e memorabili capaci di restare impresse nella memoria dello spettatore, anche perché le possibilità c’erano tutte considerando il posto deve è ambientato.
In ogni caso, mi sento di consigliare a tutti la visione, soprattutto se siete in cerca di un film leggero per passare una serata in allegria.
E fatelo vedere pure ai vostri colleghi.
Quelli simpatici.