Ieri notte ho visto questo “The Witch in the Window” di tale Andy Mitton, sicuramente un bravo ragazzo. Questo film mi ha lasciato perplesso fin dal titolo: La strega alla finestra. Non so voi, ma io alla finestra al massimo trovo qualche piccione intento a scagazzare senza dignità, ma in questo film c’era bisogno di una vecchia strega nel ruolo del geranio da davanzale e chi sono io per dire no? Ma siccome non sono neppure l’uomo del monte, non dico neppure di si. E non dico di si perché questo film dura 1h17′ ma poteva dura tipo 5 minuti. Ma andiamo con ordine.
Il film si apre con questa coppia in crisi, non mi ricordo i nomi quindi li chiamerò Nina e Fabrizio, in onore ad una nota coppia con qualche problema non risolto. Fabrizio per provare a riconquistare la moglie, se ne va con il figlio Peppino nella culonia del sud, dove ha comprato una casa da ristrutturare e vendere, almeno nelle intenzioni, perché in realtà vorrebbe appunto portarci la moglie e viverci come faceva la famiglia della casa nella prateria.
Ma nell’abitazione, succedono cose strane, si sentono rumori nelle pareti e lo spettro di Nino D’Angelo compare ogni notte per interpretare alcune scene di “Un jeans e una maglietta”. No, quest’ultimo in realtà non c’è perché queste idee geniali vengono solo a me e mai ai registi. E così Fabrizio e Peppino vengono a sapere da un vicino che tanti anni addietro in quella casa ci viveva una famiglia, prima che tutto finisse in malora con marito e figlio rimasti uccisi accidentalmente (?) finendo dentro il trita balle di fieno. La moglie, ritenuta una strega, venne ritrovata morta secca come una carruba seduta davanti ad una finestra. Ovviamente lo spettro (?) di quest’ultima si aggira per la casa e trita le balle di fieno di Fabrizio e Peppino con la sua camminata killer.
Mi soffermo un attimo su Lydia, questo il nome della strega. Inizialmente la si vede apparire sporadicamente in alcune scene. Avete presente nella settimana enigmistica il gioco con le due vignette vicini disegnate uguali e tu devi trovare le differenze? Ecco. Vediamo una scena dove padre e figlio stanno facendo qualcosa, e un attimo dopo, nella stessa scena, se uno ci presta attenzione, nota Lydia nello sfondo. Un’altra volta vediamo il bambino alzarsi di notte, e stessa cosa. Ci sono almeno 20 minuti di trova le differenze in questo film. Ad un certo punto pensavo potesse apparire anche il gioco “unisci i puntini da 1 a 47” dove sarebbe comparsa una immagine del regista intento a farmi il dito medio. Ma niente.
Parlando dei poteri speciali di Lydia poi, sono incredibili e davvero spaventosi. Il primo potere è che cammina. Il secondo è che sgrana gli occhi. Il terzo è che urla “stay”. Fine.
Fortunatamente, dopo la prima apparizione di Lydia, Fabrizio e Peppino fuggono via in macchina e si allontanano dalla casa come farebbe chiunque sano di mente. Io per essere certo avrei fatto anche domanda per entrare nell’esercito, quindi avrei preso il brevetto di pilota d’aerei, quindi avrei fatto richiesta per avere un Boeing B-52 e infine avrei sorvolato la casa maledetta e ci avrei lanciato sopra un paio di bombe al Napalm. Sono per la pace, ma davanti a certe cose preferisco stabilire chi comanda.
Sfortunatamente, dopo questa prima – e unica – scelta saggia, Fabrizio decide di tornare nella casa perché cosa volete che sia avere a che fare con una entità maligna? In certi condomini accade di peggio. Tipo l’altro giorno che ho mandato a quel paese la tipa del piano di sopra perché secondo lei stavo occupando l’ascensore da mezz’ora e poverina si è dovuta fare le scale a piedi. Peccato che stavo scaricando la spesa e c’ero non più di un minuto e mezzo maledetta strega. Altro che quella del film.
Non aggiungo ulteriori dettagli perché da bravi bambini e bambine, procuratevi questo film e non lasciatemi da solo in questo mare di sterco equino.
L’inizio di questo film mi ha ricordato vagamente “The Haunting of Hill House” per la storia di rivendere la casa e seguenti rumori provenienti dalle pareti, per cui se mai vi venisse in mente di seguire un simile esempio, prima di comprare la casa vi consiglio una bella grattata alle palle e d’invitare un’esorcista a cena, tanto per stare sul sicuro. In conclusione cosa posso dire… tutto quello che succede in questo film è abbastanza lineare e non ci sono momenti da ricordare. Almeno io non ne ho trovati.
Intendiamoci… non è girato male e nel suo piccolo, perché questo è un film davvero minuscolo anche a livello di budget, compie discretamente il suo dovere ma alla fine della fiera, si tratta di un film horror dove manca del tutto la tensione e nonostante la breve durata l’ho trovato anche parecchio noioso. E soprattutto manca la sceneggiatura. Probabilmente il buon Andy l’ha dimenticata davanti ad una finestra.
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