La formica kamikaze è una delle nuove esilaranti scoperte effettuate da un team di ricercatori, a seguito di anni di studio. L’animale è pericoloso e le sue potenti armi non sono da sottovalutare.
La ricercatrice Alice Laciny, che lavora al Museo di Storia Naturale di Vienna – insieme al suo staff – ha scoperto la formica kamikaze dopo anni di ricerca e studio.
In effetti questo è uno studio iniziato da molti ricercatori, sin dal 1916 quando un professore durante alcune escursioni si trovato ad essere uno spettatore di una scena particolare: una formica, per difendere la colonia da un attacco esterno, prima ha combattuto e poi si è fatta esplodere in aria salvando i suoi simili. Da quel momento i vari luminari non si sono dati pace, fino ad oggi con il completamento della ricerca.
La formica kamikaze è originaria del Brunei e vive all’interno di colonie molto numerose come “difensore”, infatti in caso di invasione esterna non gradita è in grado di imprigionare l’avversario facendosi esplodere letteralmente l’addome rilasciando un liquido appiccicoso e giallo (simile al miele).
Questo liquido è molto pericoloso in quanto rilascia delle tossine che paralizzano e avvelenano il nemico sino a morte certa. A causa dei fondi mancanti i ricercatori hanno dovuto interrompere lo studio in merito a questa sostanza tossica, finalizzato nel comprendere se possa essere dannosa per ambiente e uomo o, al contrario, innocua.
Quello che hanno potuto vedere con i loro occhi è l’organizzazione maniacale della colonia, dove le formiche operaie escono al mattino presto per procacciare cibo alla comunità scortate dalle kamikaze, che restano all’ingresso del loro rifugio: un qualsiasi avvicinamento esterno non ne esce vivo.
Questa formiche sacrificano quindi loro stesse per il benessere di tutta la loro grande famiglia e non fanno sconti a nessuno. Inutile dire che il loro “farsi esplodere” non ha nulla a che fare con i terroristi umani che abitano la nostra Terra e che non urlano frasi prima di compiere l’azione.
Via Messaggero