Uno zoo di Mosca ha citato in giudizio una società pubblicitaria che ha usato un loro procione per un servizio fotografico a sfondo erotico.
Secondo i proprietari dello zoo, il procione Tomas sarebbe stato traumatizzato dagli addetti dello studio Art-Msk, maturando una malsana attrazione per i seni delle donne.
Gli animali non sono giocattoli e la possibilità data dallo zoo che permette ai privati di prendersi cura dei suoi animali, ha procurato la prima denuncia non solo per quanto successo al procione Tomas, ma per i danni procurati alla reputazione dell’intera specie.
In un’intervista, il responsabile dello zoo ritiene inaccettabile utilizzare un procione per posare insieme a una donna nuda.
In una nota depositata presso il tribunale distrettuale di Mosca da Nikolinsky, si legge che quanto accaduto ha causato un danno all’intera popolazione dei procioni. Aggiungendo: “Chiunque ora dovesse vedere il video, assocerà i procioni al mondo erotico“.
Ma non finisce qui, Nikolinsky afferma di aver notato un interesse del procione nei confronti dei seni delle donne.
Valery Bogatov, il capo del dipartimento marketing della società Art-Msk, ha definito questa denuncia “assurda”, sottolineando che il video non sia stato assolutamente pensato in chiave erotica perché la pubblicità andrà in onda su canali televisivi nazionali.