Il sesso pianificato è sempre stato visto come un qualcosa di triste e noioso, mentre quello spontaneo travolgente e capace di regalare orgasmi da film. Secondo la scienza la verità è un’altra e noi ve la spieghiamo.
Uno studio pubblicato su The Journal of Sex Research ha dimostrato di come il sesso pianificato sia migliore di quello spontaneo, mandando in confusione soprattutto le coppie che hanno asserito sempre il contrario.
Un gruppo di ricercatori della Ruhr University di Bochum – Germania – hanno condotto uno studio approfondito coinvolgendo 1000 coppie etero e omosessuali. Il primo step è stato far loro delle domande specifiche sulla vita sessuale, la facilità di eccitamento e problemi legati a disfunzioni o mancanza di desiderio.
Il secondo esercizio consisteva, invece, nello descrivere la propria personalità e quella del partner considerando cinque fattori principali:
- apertura all’esperienza
- estroversione
- piacevolezza nel fare sesso
- instabilità emotiva
- desiderio
La scoperta dei ricercatori è stata sbalorditiva: le coppie che, per mancanza di tempo, pianificavano il sesso ottenevano un’esperienza travolgente, appagante e dal risultato finale perfetto. Chi si sofferma a programmare la propria vita – e fare in modo che anche il sesso con il partner lo sia – ha la possibilità di vivere lo stesso in maniera continuativa e di esserne cosciente con relativo desiderio da parte di entrambi.
Nella maggior parte dei casi,infatti, gli uomini si sentono ansiosi e messi sotto esame quando il rapporto sessuale è spontaneo mentre quando è pianificato, hanno tutto il tempo per pensarci e dare una performance senza alcun problema fisico/emotivo/psicologico.
E’ bene evidenziare che queste non sono tutte coppie giovani ma di ogni età: infatti, le più anziane, sono sessualmente attive e molto soddisfatte sopratutto se pianificano la loro intimità.
Il sesso è quindi una questione psicologica e non solo fisica, sia per un uomo e sia per una donna: quello spontaneo non sempre riesce nel migliore dei modi – mentre quello pianificato a tavolino può regalare sensazioni inaspettate (considerate anche il fascino dell’attesa).
La parola a voi: calendario alla mano per pianificare o meglio la spontaneità?