La sottile linea che c’è tra un rapporto sessuale soddisfacente, e uno che rimarrà una barzelletta da raccontarsi tra amici e amiche, è piuttosto sottile. Ci sono alcune frasi o atteggiamenti che durante il sesso possono smontare ogni libido, tali da far ammosciare anche il Big Ben e prosciugare le maree.
Non sempre chi le dice o, mette in atto certi comportamenti durante o dopo l’atto, si rende conto o lo fa con l’intenzione di offendere. La maggior parte delle volte è timidezza e imbarazzo, che vengono mascherate con battutine, domande sciocche e che non hanno alcun senso in quel momento.
Vediamo dunque le:
11 cose che non si dovrebbero dire a letto:
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“Vai così Cristi… Emma, volevo dire Emma”
Sbagliare nome è qualcosa che può capitare, ma se lo facciamo all’interno di una relazione di tipo amoroso, peggio ancora, mentre si è in un momento molto intimo qual’è il sesso, il risultato può essere catastrofico. Nel dubbio meglio non dire nessun nome!
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“Puoi fidarti di me, lo facciamo senza?”
Frase detta da qualche uomo pieno di sé e, già solo per questo non gli si dovrebbe dare ascolto. Conta poco se loro sanno stare attenti, il ciclo mestruale e le fasi del ciclo le conosce solo la donna interessata. Non penso serva che io aggiunga, che oltre a una gravidanza indesiderata, c’è il rischio di contrarre qualche brutta malattia che poi ve la portate a vita.
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“Oh si scop***”
Le volgarità a letto non piacciono a tutti. E’ quindi buona prassi, indagare con l’altra persona, se è un qualcosa che eccita oppure tutto il contrario. Evitate di “tentare” questa strada per vedere come la prende. Sul momento una persona può tacere per educazione o per stato di shock, ma rischiate che poi si dia al ghosting.
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“Ora infilo il mio pisellino nella passera”
L’uso improprio di termini, per riferirsi ai propri genitali, fa accapponare la pelle a chiunque in quei momenti. Se uniamo poi, la frase, ad una vocina da bambini, il fallimento è sicuramente dietro l’angolo.
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“Ma abbiamo già iniziato? Non sento niente”
Far sentire un uomo poco vigoroso, in quei momenti, è una pugnalata al cuore e al loro ego. Qualunque commento (denigrante) sul loro pene è da evitare come la peste.
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“I tuoi peli mi hanno graffiato”
Idem con patate quando parliamo ad una donna, e ci riferiamo al suo corpo e al suo aspetto. Se in quel momento fate sentire meno bella la vostra compagna, il rischio è di beccarvi, non solo un cazziatone di quelli grossi, ma anche di andare in bianco per il prossimo decennio.
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“Dopo vado a farmi la manicure”
Altro aspetto poco gradito, è l’uscirsene con frasi che non hanno nulla a che fare con l’atto in sé. Che sia durante o dopo non conta; sapere che l’altra persona sta pensando ad altro, invece di godersi quel momento con te, è un qualcosa che nessuno apprezza volentieri.
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“Ti va se facciamo la 69”
Il comando per il cambio posizione è un qualcosa, che ho notato, non piace praticamente a nessuno. Si sa, all’inizio non è semplice avere quella confidenza tale da capirsi al volo; però, non è neanche molto gradito il comando come fosse un Marines. Meglio, piuttosto, tenersi sul semplice per le prime volte e, con il tempo, se la cosa proseguirà, si arriverà a capirsi senza il bisogno di parlare.
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“…”
Il mutismo prima, durante e dopo può “uccidere” anche il/la più abile degli/lle amanti. Qui non parliamo di lunghi dialoghi o di vere e proprie parole; ma far sentire che ci sei, che ti piace, crea enfasi e non abbatte l’altra persona.
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“Ti sta piacendo?” “Sei venuta?”
Frase detestata da ogni donna sulla faccia della terra. Ci mette in ansia da prestazione e poi, quasi sicuramente, non riusciamo ad arrivarci a questo benedetto orgasmo. Evitate quindi di sconcentrare la vostra partner. Sappiamo bene che per noi l’orgasmo è più mascherato; ma se una donna viene lo sai e lo capisci.
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“Il/la mio/a ex riusciva a farmi venire solo toccandomi il ginocchio”
Altra cosa che fa venir voglia di alzarsi, uscire dalla stanza e non tornare mai più, è proprio il paragone con l’ex. Al di là che con ogni persona il sesso è diverso, per tutta una serie di ragioni; fare paragoni è sempre visto come di cattivo gusto e la morte dell’ego, sia maschile che femminile.
Aggiungo però, che quando parliamo di sesso non c’è mai un giusto o sbagliato. Non esistono delle regole assolute che dobbiamo rispettare per forza. Una frase detta in un certo momento, con un contesto errato e dalla persona sbagliata, può essere mal interpretata e causare litigio. La stessa identica frase detta in un lasso di tempo diverso, con tono e umore distesi, può cambiare l’effetto finale.
La differenza la fa anche il carattere personale di ognuno di noi. Qualcuno per natura è più espansivo e ironico, altri invece nascondono la propria insicurezza dietro a un eccesso di permalosità. Anche il rapporto di fiducia o meno, che abbiamo con l’altra persona, può cambiare molto la percezione di una frase. Parliamo di un campo, della vita dell’essere umano, che ha una notevole importanza, sia a livello sociale che psicologico.
Essere dei/delle buoni/e amanti è qualcosa di cui tutti ci preoccupiamo, in un modo o nell’altro. Ci rende orgogliosi sapere che una persona ha goduto grazie e con noi; ed è per questo che suscita in ognuno un gran senso di criticità. Con il sesso siamo esposti, siamo vulnerabili; ma soprattutto, siamo criticabili.