Siri, l’assistente virtuale realizzato da Apple, sarà presto in grado di “captare” le emozioni dell’utente. Attraverso la fotocamera frontale degli iPhone infatti, l’assistente sarà in grado di esaminare attentamente le espressioni facciali dell’utente, per comprendere il suo stato d’animo.
Questa funzione dal sapore piuttosto fantascientifico, dovrebbe risultare molto utile per ridurre drasticamente le interpretazioni errate da parte dell’intelligenza artificiale.
Siri e il brevetto per comprendere le espressioni umane
Recentemente è stato registrato un brevetto depositato negli Stati Uniti che riguarda proprio questo progetto. Secondo quanto trapelato, il sistema analizzerà il viso e i movimenti dei muscoli facciali per cercare di intuire lo stato d’animo dell’utente.
Questo non sarà solamente utile in fase di “richiesta” all’assistente virtuale. Con questa lettura del viso infatti, Siri sarà in grado di capire la reazione dell’utente. In questo modo, l’assistente capirà se ha realmente eseguito l’ordine o, viceversa, se ha frainteso le parole dell’utente (dunque cercando di regolarsi per ordini simili in futuro). Una novità che, come è facile intuire, rivoluzionerebbe il settore degli assistenti virtuali.
Naturalmente, trattandosi semplicemente di un brevetto depositato, non vi è la certezza assoluta che tutto ciò avverrà nell’immediato futuro. Rimane comunque il fatto che tale indiscrezione, rivela quali siano le intenzioni di Apple in tal senso.
L’assistente virtuale di Apple e la sua storia
Principale concorrente di Alexa e Assistente Google, Siri era in principio un’app di terze parti a sé stante, distribuita come tante altre direttamente su Apple Store. Acquistata da Apple nel 2010, da quel momento in poi il colosso di Cupertino ha sviluppato questo software, rendendolo uno degli assistenti virtuali più apprezzati a livello mondiale.